venerdì 19 aprile 2013

Mi dispiace non saper dipingere il cielo



Ho accarezzato i miei cari con cocci di vetro sulle mani,
senza farlo apposta, così il sole tramonta
e ci lascia sulla notte inebetita
la mia pelle senza stelle
su cielo blu cobalto
ribaltato all' altezza del cuore.

L' ultima verginità che ho perso l' hai presa tu,
e sono rimasta senza pareti,
nessun astuccio di carne, nè materasso o scrigno
e ho perso anche il cielo
ma ho visto te sul soffitto,
t'accarezzavano come unghie sul muro,
e ho sfiorato il Sottile
schiacciato all' altezza del cuore.
Da lì il passo è breve come l'inverno passato
sul focolare delle tue dita,
la coperta del tuo sangue caldo,
incuneandomi cruda nel tuo taglio, toccando l' Intoccabile,
su spazio sacrosanto, all' altezza del cuore,
manciate di paillettes per cielo opaco di disegno di bambino,
sbrilluccicante, vero.

Mi dispiace non saper dipingere il cielo
adesso che non è più con me.

Ti lascio ancora l'ultima parola.

giovedì 18 aprile 2013

Lode ai Sotterranei





Cammino più spesso per raccogliere fiori.
Nel giardino segreto cammino, dove scendendo si sale.
Ho scavato uno spazio,
un cunicolo azzurro,
nel punto più profondo del pianeta,
nella botola segreta
nascosta sotto al tappeto.
Sottile m’ insinuo nella crepa sul muro
Infondo al cervello,
Dove la memoria cede,
E da li vi guardo,
prima della profezia.
Sto dove stona la nota,
dove cade l’ occhio
in un punto morto del tempo,
sotto agli artigli dell’ incubo.
Quando la pressione collassa
sono sudore freddo,
il punto di rottura,
la goccia che fa traboccare il vaso.
Sotto al pavimento sto,
sotto all’acqua sotto alla buca che il bambino scava,
Giù nei fondali di pesci ciechi,
nelle viscere della terra
dove le radici più antiche si posano sulle mie spalle,
nel nucleo igneo del mondo,
più giù dell’abisso.
Sono sotto al bosone,
inchinata ai tuoi piedi.