Se i miei oggetti potessero parlare
quando si è dato il giorno
direbbero lo spacco del sangue
chiuso nella mia testa ambulante
che intreccia fili rossi sulla fuga
di chi passa una casa mai stata.
Dall'ora dello strappo
c'è chi getta H mute sui piani del giorno
per cambiare
il senso
senza farsi vedere,
e chiama l'altro che sono io,
ma la verità non ha scarti
impiccata a questa corde vocali.
Se potesse la mia persona,
cercherebbe un'altra faccia,
un'altra possibilità
e una nuova vendetta rossa
impressa
sul muro bianco vicino alla scala
dove mia madre è morta impiccata.
Se potesse ribellarsi la mia ombra
sarebbe uno come me che ha ucciso quelli come me
lasciandosi morire.
Fuggirebbe là dove scirocco cessa
in posti che sono di tutti
perchè non sono di nessuno.
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