giovedì 18 aprile 2013

Lode ai Sotterranei





Cammino più spesso per raccogliere fiori.
Nel giardino segreto cammino, dove scendendo si sale.
Ho scavato uno spazio,
un cunicolo azzurro,
nel punto più profondo del pianeta,
nella botola segreta
nascosta sotto al tappeto.
Sottile m’ insinuo nella crepa sul muro
Infondo al cervello,
Dove la memoria cede,
E da li vi guardo,
prima della profezia.
Sto dove stona la nota,
dove cade l’ occhio
in un punto morto del tempo,
sotto agli artigli dell’ incubo.
Quando la pressione collassa
sono sudore freddo,
il punto di rottura,
la goccia che fa traboccare il vaso.
Sotto al pavimento sto,
sotto all’acqua sotto alla buca che il bambino scava,
Giù nei fondali di pesci ciechi,
nelle viscere della terra
dove le radici più antiche si posano sulle mie spalle,
nel nucleo igneo del mondo,
più giù dell’abisso.
Sono sotto al bosone,
inchinata ai tuoi piedi.

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